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Attività collegate
INDUSTRY COMPLIANCE post Covid -19: ripartire dai fondamentali?
La crisi finanziaria che ha preceduto e che probabilmente accompagnerà la pandemia, ha imposto alle imprese, ai loro manager, ai dipendenti, agli investitori, ecc., le riflessioni più variegate.
In primo luogo, si è trattato di verificare il rapporto tra rischio e redditività della propria intrapresa alla luce dei rivolgimenti in atto. In secondo luogo, si tratta di informarsi compiutamente in merito ai probabili scenari futuri. Infine, occorre adeguare i propri strumenti di controllo e gestione, sulla scorta delle più recenti esperienze, investendo nelle nuove opportunità.
Il contesto in cui si impostano oggi queste operazioni non è tuttavia favorevole: infatti, a fronte dell’effusione di provvedimenti legislativi ed economici da parte delle istituzioni, assistiamo ad un decremento nella produttività delle funzioni pubbliche, a deprimento dell’efficienza dei mercati e della operatività delle imprese.
Controllo e gestione
Nonostante la inevitabile compressione delle libertà personali generata dal lockdown, i presìdi che erano stati approntati per l’accesso ai mercati, la regolazione della professione, le tariffe, ecc., sono stati posti in secondo piano rispetto ad altre norme di sicurezza sociale e della circolazione: ad esempio, le procedure di autorizzazione alla riapertura delle aziende sono state incentrate su questioni sanitarie connesse all’attività ATECO indicata nella visura camerale dell’impresa richiedente, piuttosto che all’effettività del suo business. Alcune aziende hanno approfittato di questo sistema, altre si sono riconvertite alla bisogna, altre infine sono state ingiustificatamente penalizzate. Da questa esperienza nasce la necessità per l’imprenditore o l’investitore di meglio certificare l’azienda dal punto di vista amministrativo (tramite nuove autorizzazioni, apposite qualificazioni, etc.) rispetto all’attività che concretamente vuole esercitare.
Posizionamento commerciale
Sostenibilità e sicurezza ambientale sono i principali argomenti della ESG (Enviromental, Social, Governance) portati avanti in questo periodo: ad essi si collegano nuovi protocolli ICT (Information and Communications Technology) finalizzati ad affrontare nuove esigenze organizzative e di lavoro, nonché, nei settori più evoluti, le prime convincenti esperienze di A.I. (Artificial Intelligence). Si tratta di discipline che sviluppano una tradizione già presente nella società civile (ad esempio, in agricoltura nulla andava perduto) e che vanno trattati con modernità, prima che conducano ad una decrescita infelice. In questo settore, gli investimenti sono necessari, anche sul piano della compliance, in primo luogo all’interno di ciascuna organizzazione, poiché la promozione di processi non condivisi rischia di rivelarsi controproducente per l’immagine aziendale.
Il quadro operativo di riferimento
Ritengo tuttavia che il vero tema da affrontare riguardi la sopravvivenza dell’attività caratteristica delle aziende, motori dell’economia, in un clima di generale smobilitazione di alcuni principi generali di convivenza civile: nella mia esperienza professionale di litigation lawyer, osservo una crescente spudorata disattenzione delle parti alle leggi di mercato ed ai relativi accordi, nonché all’abuso di posizioni dominanti di cui talvolta le parti e/o i loro difensori denunciano, sul piano generale, ovvero in relazione ad un singolo contratto. Nella perdurante paralisi di alcune Magistrature e nella vana attesa di riforme che non appaiono decisive, vi è certamente il rischio che l’allontanamento sociale, accompagnato da una certa inquietudine sul proprio futuro, riduca la disponibilità alla correttezza negli affari da parte dei soggetti meno solidali.
E’ giunto quindi il momento di spendere più tempo nella negoziazione, sia preventiva, sia successiva agli accordi contrattuali, in modo da poter conoscere compiutamente il proprio interlocutore, la sua affidabilità, anche sul piano personale, la sua eventuale disponibilità a fronteggiare assieme gli eventuali imprevisti del business, secondo principi condivisi e modelli olistici che creino un valore irrinunciabile per tutti i contraenti.
